di Giuseppe Aieta
Non sono mai stato un uomo delle Istituzioni abbarbicato al campanile neanche nella mia funzione di Sindaco, non ho utilizzato la sanità stritolandola e riducendola nello stato comatoso in cui è, ho molta stima di quei medici e operatori sanitari che fanno il loro dovere e che in questo momento vivono il disagio della rassegnazione, ho combattuto lo stereotipo secondo cui la sanità alle nostre latitudini sia terreno di scorribande di tutti i tipi, idea per la quale paghiamo prezzi altissimi in termini di credibilità, considero Scura e Urbani responsabili di una illogica, controproducente e insensata – se non a tratti fantascientifica – riorganizzazione ospedaliera, ho utilizzato, e continuerò a farlo, gli strumenti che la legge e la democrazia mi mettono a disposizione, non faccio il Masaniello pur avendo titoli e coscienza per poterlo fare, continuo a fare l’uomo delle Istituzione assumendo posizioni politiche chiare e verificabili come quella assunta rispetto al mio partito, continuo a pensare che la nostra credibilità passi dalle cose che diciamo e che facciamo, non mi lascio provocare da chi non ha alcun titolo – ma proprio nessuno – per dare lezioni sulla sanità, sono in attesa di conoscere le determinazioni del Governo rispetto ad una presa di posizione del PD calabrese che ha fatto espressa richiesta di rimuovere i commissari, continuo a scrivere su fb senza curarmi di contattare utenti ed amici per costringerli ad un like o – peggio ancora – per chiedere conto dei like elargiti ai miei avversari, continuo a lavorare per questa terra con la mia piccola esperienza sicuro come sono che alla fine la giustizia è sempre lì pronta a trionfare.
Ringrazio i Sindaci con i quali in queste ore sto interloquendo intensamente, a cominciare dal Sindaco della mia città, insieme al Vice Sindaco e al Presidente del Consiglio comunale che mi hanno invitato a portare un mio modesto contributo che certamente non farò mancare, come ho sempre fatto, nella chiarezza del mio pensiero sempre e solo rivolto agli interessi collettivi di uomini e donne che abitano questo territorio.