Di Giuseppe Aieta
Se Premier e Governatori vogliono capire cosa si muove nel ventre di un territorio hanno solo da predisporsi in circolo per ascoltare i Sindaci. Solo loro continuano a rappresentare la vera ossatura della democrazia perché ci mettono la faccia e rischiano ogni giorno a fronte di un odio sociale prodotto da nuove povertà e vecchie miserie.
Ieri sera, sulla suggestiva terrazza dell’Hotel San Michele, abbiamo incontrato i Sindaci del Tirreno e dell’Esaro. In circolo, senza tavolo per relatori, ma sostanzialmente connessi alle loro idee. Il tema era la qualità della vita partendo dall’Associazione “Città Bio” di cui è Presidente Antonio Ferrentino, Consigliere Regionale del Piemonte, già Sindaco di Susa, per cui predisposto a cogliere istanze e proposte degli ex colleghi. Alla presenza di Mauro D’Acri, mio caro ed affettuoso collega, delegato all’agricoltura dal Presidente Oliverio. Città Bio è un nuovo schema cui ieri abbiamo aderito: territorio, alimentazione, ambiente, conoscenza, saperi, salute, benessere. Alla fine un virtuoso e semplice aperitivo mentre sul terrazzo cominciavano ad arrivare gli ospiti dell’hotel a conclusione di un convegno internazionale. Ci siamo ritrovati tra inglesi, americani, cinesi, tedeschi tutti sedotti dal panorama mozzafiato. Una dimensione davvero unica e piacevole, un pezzo di ciò che vorremmo si avverasse sui nostri territori. Ci proviamo, con la tenacia e l’entusiasmo che solo i Sindaci e gli Amministratori locali sanno profondere.