Mi chiamo Giuseppe Aieta e credo che la politica sia un libro da scrivere con una dedica speciale impressa sulla prima pagina, al centro. E quella dedica è per la gente, tutta la gente, che mentre vive la sua vita deve sentire che qualcun altro lavora per farla stare bene. Come scriveva Luciano Violante ne “Le due libertà”: «Chi ha avuto e ha la responsabilità di governo ha davanti a sé il Paese, non il partito».
Io ho costruito la mia vita centrandola su questo impegno, ma non è un peso, è una responsabilità che si sorregge sulla convinzione appassionata di fare qualcosa di buono. Sembra scontato, non è così.
Un concetto semplice non è banale, un concetto semplice è una formula con elementi solidi che segnano una strada che si arricchisce con gli anni, con l’esperienza, con suole consumate sulle strade a guardare cosa non va, cosa funziona, cosa potrebbe andare meglio, ascoltando e prendendo appunti.
Io su questa strada ci cammino da quando ero solo uno studente dell’Università della Calabria. Mi sono innamorato della politica leggendo e innamorandomi della cultura socialista, ho assorbito quei principi facendoli miei, sentendoli vicini alle mie corde e traducendoli in una promessa fatta a me stesso prima che a tutti gli altri.
Mi sono laureato all’Università della Calabria prima in Lettere e Filosofia e poi, quando l’amore per la politica è diventato totalizzante, in Relazioni internazionali. Ho insegnato per molti anni ai miei studenti, li ho ascoltati, imparando moltissimo da loro. Sono stato sindaco di Cetraro, la città che amo, per dieci anni, puntando sulla cultura, la musica, le infrastrutture ma anche sulle piccole manutenzioni, perché un luogo deve brillare in ogni angolo specie in quelli dove non arriva il sole.
È stato un grande privilegio che mi ha spinto a lavorare con sempre più animo; poi è arrivata la nomina come presidente del Consorzio “Tirreno Sviluppo e Legalità” che raccoglie 10 Comuni e nel 2004 la carica di consigliere provinciale e di presidente della II commissione consiliare “Bilancio e programmazione”.
Come assessore all’Ambiente della Provincia di Cosenza ho realizzato il primo Piano Provinciale dei Rifiuti e istituito bandi rivolti alle scuole per l’educazione all’ambiente che è un tema che mi è molto caro.
Nel 2014 è arrivata la prima elezione in consiglio regionale e poi nel 2020 la seconda, nell’anno più difficile che si potesse immaginare. Ma essere un uomo politico è soprattutto questo: non avere paura, scegliere sempre la strada giusta e avere i piedi forti.